Scorzarolo: storia e tradizione


Il monastero dominicano di Scorzarolo

Passato il ponte sul fiume Strone si entra a Scorzarolo, una piccola località a nord del territorio comunale di Verolavecchia; nel XIV secolo d.C. i proprietari del luogo erano i nobili “Testi o Testa”, che fecero costruire un castello a sud-ovest del borgo, nel XV secolo d.C. divenne residenza di campagna dei frati Domenicani che trasformarono la struttura in un monastero. Il sito religioso ancora oggi comprende una grande corte rurale ed un piccolo chiostro, al cui interno si trova la chiesetta dedicata a San Vincenzo Ferreri, impreziosita da un altare settecentesco, decorato da intarsi marmorei che raffigurano San Francesco nel momento in cui riceve le stimmate. Sul finire del XVIII secolo d.C. i soldati di Napoleone hanno lasciato una targa all’interno del monastero per testimoniare il loro passaggio. Attorno all’antico gruppo religioso dei Domenicani si è poi sviluppato un borgo, che rimase di loro proprietà fino al 1798. In questo borgo rurale vi erano due mulini, mossi dalla forza dell’acqua ed oggi perduti. C’era anche una “pestadora da rìs”, della quale rimangono solo le basi in pietra, costituita da sei contenitori, in cui si versava il riso che veniva “pestato”da pestelli in legno.
La "Pestadora del Rìs" risalente al 1761

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